sabato 16 aprile 2011

L'importanza degli habitat


Spesso si sente parlare del termine habitat o di ecosistema, purtroppo però questo avviene solo quando i telegiornali ci mostrano delle catastrofi di origine antropica come è successo al largo del Golfo del Messico con lo sversamento di migliaia di tonnellate di barili di petrolio causato dalla centrale della BP, oppure ultimamente per via del disastro nucleare in Giappone dove si stanno rigettando in mare un'enorme quantità di acqua altamente radioattiva. Ecco con il mio post di oggi vorrei condividere con voi lettori del blog un problema, quello cioè legato alla distruzione e al declino di habitat e relativi ecosistemi, perchè se ne sente parlare sempre troppo poco e solo quando avvengono dei disastri improvvisi come quelli che ho citato prima. In realtà senza passare per i telegiornali ed i mass media sono numerosissimi gli ambienti naturali e seminaturali che sono in graduale, ma profondo, e a volte irreversibile declino. Non nasce certo ora questo problema, ma ha radici più lontane, in tempi passati, e credo sia corretto dire che il più profondo cambiamento del Sistema Terra sia avvenuto a partire dalla Rivoluzione Industriale, dove l'impatto dell'uomo sull'ambiente si è fatto sempre più devastante. Questa "impronta" dell'uomo sulla natura secondo il mio punto di vista diviene ancora più problematico nel momento in cui viene a mancare la consapevolezza di ciò che stiamo alterando o distruggendo, cioè non stiamo solo danneggiando degli ambienti vitali per determinate specie animali e vegetali, ma stiamo minacciando dei sistemi che forniscono dei "servizi ambientali", che sono vitali per noi, di conseguenza una loro distruzione porta anche a degli effetti negativi sulla popolazione umana. Sapete che a me piace entrare nel concreto, per questo in merito al declino degli ambienti naturali volevo riportarvi il caso delle zone umide costiere, attraverso i dati forniti da un rapporto effettuato dalla World Bank, IUCN (International Union for Conservation of Nature) e degli specialisti dell'ESA PWA. Sappiamo che queste zone sono estremamente ricche di biodiversità, ma lo studio effettuato da queste strutture ha messo in evidenza quello che è anche il "servizio ambientale",cioè, analizzando 15 delta costieri in tutto il mondo, hanno dimostrato che le emissioni dei gas serra aumenteranno con la perdita delle zone umide attualmente in corso. Nello specifico la relazione sottolinea innanzitutto l'attuale tasso di degrado e perdita di tali ambienti, che è stato stimato essere fino a 4 volte superiore a quello delle foreste tropicali. Nel particolare è bene ricordare la distruzione di circa il 20% delle Mangrovie di tutto il mondo, che corrisponde ad una superficie di circa 35.000 chilometri quadrati negli ultimi 25 anni, che ha determinato il rilascio di carbonio accumulato nei secoli all'interno di queste piante. Inoltre dei 15 delta esaminati, sette di questi hanno rilasciato più di 500 milioni di tonnellate di CO2, per lo più negli ultimi 100 anni. Mangrovie, paludi e le altre specie vegetali presenti in questi habitat contribuiscono quindi in modo significativo a rimuovere il carbonio dall'atmosfera, bloccandolo nel terreno, dove vi può rimanere per millenni. A differenza delle foreste terrestri, questi ecosistemi marini sono una sorta di "carbon pools" (piscine di carbonio) in continua costruzione ed evoluzione, fissando nei loro sedimenti una enorme quantità di carbonio blu. Quando poi questi sistemi vengono degradati a causa del drenaggio o per riconversione per l'agricoltura e l'acquacoltura, inevitabilmente emettono una gran quantità di CO2 in atmosfera. Questo che ho riportato è un'esempio, ma ci sono tantissimi altri habitat che vanno tutelati, per la biodiversità che ospitano e per la vitalità che hanno per il pianeta in cui viviamo, servono sicuramente impegni concreti e politiche serie da parte di chi governa, ma serve anche una maggior sensibilizzazione ed educazione per uno sviluppo sostenibile (non legato quindi semplicemente al consumo), dove l'impegno per la salvaguardia e tutela degli habitat sia un impegno prioritario da parte di tutti.